venerdì 25 maggio 2012

la strada ammala

Una cosa che ritengo spesso trascurata e ignorata, è la presenza tra i senzafissadimora, o comunque tra coloro che si trovano ai margini, di una grande incidenza di problematiche sanitarie.
La vita di strada non consente una buona cura di sè, quindi non è infrequente incontrare soggetti con delle problematiche infettive e/o con un precario stato di salute mentale.
Dentro a questo mondo vi è infatti un'elevata estensione di sofferenza psichica.
"Appare una prevalenza di disturbi psicotici e depressivi gravi che indica un alto grado di sofferenza mentale, un più pesante livello di destrutturazione, in cui l'aggressività non è solo eterodiretta o assume la forma della provocazione, della pretesa o della maschera di ruolo, ma risulta fortemente autoindirizzata, con un esame di realtà molto più indebolito, con comportamenti meno prevedibili e maggiormente a rischio."
L.Grosso, Cosa abbiamo imparato insieme ai senza dimora?, Animazione Sociale n.5, 2009, pg.91
Si può concludere quindi che la vita di strada e la marginalità possono solo favorire l'insorgenza di questi disturbi e il loro aggravamento.

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