domenica 17 giugno 2012

album di vite

Non è un libro. E' un vero album fotografico quello che rappresenta il risultato finale del progetto di Salvo Galano, fotografo milanese che ha deciso di immortalare dentro ad uno studio improvvisato, le vite dei senzatetto di New York.
Ciò che si prova guardando delle fotografie in bianco e nero scattate all'inizio degli anni Duemila, è sicuramente una sensazione di dolcezza e malinconia. Questo effetto è generato dal fatto che ogni persona ha raccontato la sua storia, che spesso è anche una storia normale. Veterani del Vietnam divenuti disoccupati, figli sbattuti fuori di casa, malati e disabili, alcolizzati e prostitute per scelta o necessità, sono solo alcune delle tipologie di persone che frequentano la Holy Apostles Soup Kitchen (Mensa dei poveri SS. Apostoli).
Salvo Galano li ha incontrati questi senzatetto e lo ha fatto per rendere un "servizio". Lui, fotografo di professione di grandi testate giornalistiche, ha scelto di eliminare qualsiasi distinzione tra "noi" e "loro".
Egli ha voluto fissare l'essere, l'amore, la bellezza di tante persone facendole posare con uno sfondo semplice semplice.
Le fotografie di Galano vogliono far percepire l'umanità di uomini e donne bisognosi che esistono anche se la società lo nega. 
Galano stesso racconta come da volontario presso la mensa, gli si sia aperto un mondo che non conosceva. Un mondo di povertà che offende ogni essere umano che vive in una società che si dice "civile" ma che non riesce a risolvere il problema.
Come dicevo all'inizio, questo non è un libro da leggere ma solo da sfogliare. Io mi sono commossa nel vedere come, dietro ad ogni fallimento e ad ogni disperazione, ci sia sempre e comunque una possibilità o, semplicemente, un sogno.

S.Galano, Storie di strada, Ed. Peliti Associati, 2001

Nessun commento:

Posta un commento