mercoledì 13 giugno 2012

resilienza

Il termine resilienza deriva dal latino "resalio", "salio", che significa saltare, rimbalzare.
In ingegneria indica la capacità di un materiale di subire un urto improvviso, assorbendolo senza spezzarsi.
Questa definizione, trasferita nella psicologia, indica la capacità di un individuo che ha subìto un forte trauma, di rialzarsi, e di far fronte al trauma in maniera positiva.
 Un paragone molto significativo è quello riportato da Peter Levine: "Un albero ferito da giovane, cresce intorno alla ferita".

Perché tratto questo tema?
La strada è ricca di persone che non sono riuscite a fare questo passaggio.
La resilienza richiede tempo per far decantare il trauma, ma poi è necessaria una presa di coscienza dello stesso. Allontanarlo sì, ma non negarlo.
La resilienza comporta la necessità di cambiare prospettiva, implica la capacità di trasformare un'esperienza negativa in occasione di apprendimento.

Steven Sybol Wolin, la definisce formata da 7 caratteristiche:
  • assunzione di consapevolezza
  • indipendenza
  • relazioni
  • iniziativa
  • creatività
  • humor
  • etica
Caratteristiche che spesso scarseggiano in chi vive in strada, e che andrebbero invece alimentate.
Per concludere la Resilienza è, a mio avviso, lo sganciarsi da una zavorra che trattiene ancorati al fondo.

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