lunedì 18 giugno 2012

nessuno può agire da solo

In occasione dell'inaugurazione di un nuovo rifugio Caritas per senzafissadimora a Milano, l'arcivescovo Scola ha affermato che: "Proprio in questo momento di crisi, spero che la solidarietà cresca e che chi ha la responsabilità economica e politica del Paese crei incessantemente le forme per alleviare al massimo i disagi"; egli inoltre ha sottolineato (cosa secondo me molto importante), accennando al progetto che la Caritas ha presentato associato al rifugio: "Non solo intervento sul bisogno immediato, ma è previsto anche tutto un processo di recupero e reinserimento, per quanto è possibile, perchè la libertà dell'uomo è la libertà dell'uomo, ma sono tante le forme e i modi con cui si deve e si può operare perchè ricresca la coesione nella nostra società e la fiducia reciproca".
Sempre più, è richiesto a chi opera nel sociale, pubblico o privato che sia, di non limitarsi ad interventi di mero assistenzialismo, ma di avere uno sguardo che va oltre, per osare di più. Da un lato è richiesta, da parte di istituzioni, organi, associazioni, di investire maggiore impegno ed energie per una finalità più alta, non solo soluzioni tampone, ma risposte a lungo termine che prevedano un reale e graduale reinserimento. Dall' altra parte, si sottolinea la necessità di una ritrovata coesione sociale e quindi un impegno, un mettersi in moto che non sia calato dall'alto, ma che parta dalla base: tutti ci dobbiamo attivare per creare legami, relazioni attive e positive nonché atteggiamenti di riduzione delle disparità.
Testore, il Presidente della Caritas Ambrosiana, rimarcando infine la necessità della collaborazione tra pubblico, privato e cittadini, ha aggiunto che: "Qualunque attenzione caritativa ha bisogno di molte energie. Nessuno, credo, può riuscire ad agire da solo".
Ciascuno deve perciò fare la propria parte.


Tratto da:  www.famigliacristiana.it, video-intervista di A. Braccini, Scola: il dovere della solidarietà.

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